In occasione dell'arrivo della primavera, il 21 marzo le porte del palazzo si apriranno per un'intera giornata dedicata alla degustazione dei vini di 30 aziende vitivinicole italiane rigorosamente selezionate, i cui banchi d'assaggio saranno dislocati per tutto il perimetro del primo piano del palazzo, storico appartamento della famiglia nobiliare Patrizi.
L'evento, aperto agli operatori del settore (aziende, enoteche, hotel, ristoranti) a partire dalle 13:00, sarà anche occasione di invito a VIP e istituzioni, oltre ad un pubblico selezionato in target con l'iniziativa.
Dalle 15,30 alle 21,00 le porte si apriranno per tutti gli appassionati che potranno accedere solo con accredito e avranno l'opportunità di conoscere personalmente i produttori, degustando e apprezzando i loro vini in una magnifica cornice artistica e culturale. Questa fascia serale sarà pubblicizzata attraverso i canali di informazione generici e mirati, tra cui quotidiani, riviste di settore, agenzie di stampa, radio, televisioni, web magazine e blogger.
Nell'ambito della prima edizione della manifestazione che coniuga il nettare degli dei all'Arte Antica, sarà presente infatti il giovane e originale marchio nato un anno fa dall'idea di Elisabetta de Ritis Patrizi, che ne esporrà gli esemplari più significativi.
Dopo una ventennale esperienza nel mondo della grafica pubblicitaria e da sempre appassionata di arte e design, Elisabetta de Ritis Patrizi ha sviluppato un progetto di merchandising esclusivo, creando una linea di bijoux e oggetti per la tavola ispirandosi ai colori e alle decorazioni dello stesso Palazzo Patrizi, ubicato in piazza San Luigi dei Francesi a Roma.
Procedendo per assonanze, dove ogni elemento si concatena con quello che gli sta accanto, ha dato vita ad alcuni oggetti antichi, creando nuove armonie e fondendo il sapore del passato con l'elemento contemporaneo.
La sua idea è stata quella di comporre un grande progetto in divenire costante: innamorata della collezione Meissen di porcellane, ha creato “Cunegonda”, una linea per la tavola (sottopiatti e sottobicchieri) e una linea di bijoux acquistabili solo all'interno del Palazzo e presto anche on line.
Il servizio Meissen, conservato nella sala da pranzo di Palazzo Patrizi, è composto di quasi 200 pezzi e fu ricevuto in dono nel 1796 dal padre di Cunegonda di Sassonia che sposò Giovanni Patrizi. La manifattura reale di Sassonia di Meissen lo realizzò appositamente per lei con decoro “uccelli”.
La collezione è compatta, mai smembrata ed è un vero “unicum”; ora, i pappagalli, le gru, le beccacce, i pavoni e tanti altri bellissimi pennuti, si staccano dalle porcellane per spiccare voli propri su tavole apparecchiate e sugli accessori firmati Assonance design.
Un altro soggetto su cui Elisabetta de Ritis Patrizi riguarda i fiori, decorazioni a tempera delle pareti della sala da pranzo della metà del XVIII secolo. Dagli anemoni, dai petali d'oro e foglie d'acanto in tono azzurro su fondo color dell'aria sono nati bijoux, orecchini e collane e spille di rara raffinatezza. E così come scrisse Henri Poincaré: “Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove”.
Questo l'elenco delle aziende espositrici:
Baglio di Pianetto; Bertani; borgo Conventi; Cantine Biondelli; Castellare; Castello del Terriccio; Classica; Col D'Orcia; Conte Leopardi; Dok dall'Ava; Erste+Neue; Erzinio Food; Fattoria San Fabiano; La Bollina; La Scolca; Le Marchesine; Leonardi; Marchesi di Barolo; Marchesi di San Giuliano, Masi Agricola; Nonino; paolo e Noemia d'Amico; Perusini; Petrolo; Principe Pallavicini; Rivera; Ruffino; Serego Alighieri; Tasca D'Almerita; Tenuta San Leonardo; Tenuta Di Fiorano; Venchi; Villa Sandi; Zaccagnini.
ATTENZIONE!
info@elisabettacastiglioni.it
(Un gentile e doveroso ringraziamento a Elisabetta Castglioni)
Peccato che io sia “astemio”!…. O, meglio, gradisco soltanto dei vini “dolci” (come il “Cannellino” di Frascati) e spumanti non “brut” !