Ha avuto luogo presso il Tennis Club Parioli (presieduto da Paolo Cerasi) a Roma l’edizione 2020 del Premio “Food&Sport” promosso dal Consorzio Cacciatore Italiano.
La manifestazione è stata principalmente un’occasione per diffondere una corretta informazione su salute, alimentazione e sport di cui ha parlato il professor Michelangelo Giampietro,Medico Chirurgo specialista in Medicina dello Sport e Scienza dell’Alimentazione e per sfatare i falsi miti creati soprattutto con ultimamente con le “fake news”.
A proposito di sport generalmente si pongono domande come: “E’ meglio fare sport di mattina?”, “Se siamo a digiuno bruciamo più calorie?”, “Per scolpire il muscolo, nella dieta solo bianco d’uovo crudo e petti di pollo?”. e via discorrendo.
Michelangelo Giampietro è Medico Chirurgo, specialista in Medicina dello Sport e Scienza dell’Alimentazione. Docente a contratto di “dietetica applicata alle attività sportive” presso la scuola di specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università degli Studi “Sapienza” di Roma. Docente di “alimentazione, nutrizione e idratazione” presso la Scuola dello Sport del CONI – Roma. Docente del Master ADA dell’Università Bicocca di Milano. Componente della commissione medica della Federazione Italiana Scherma e della Federazione Italiana Triathlon. Specialista ambulatoriale di “Medicina dello Sport” presso l’ASL di Viterbo e di Roma2. Autore di diversi volumi e di numerose pubblicazioni scientifiche. Presidente dell’Istituto Italiano del Gelato (IGI). Componente del Board Scientifico della Fondazione Istituto Danone. Docente presso numerosi master universitari e corsi di nutrizione.
Durante la conferenza è stato detto: “Gli atleti che praticano attività sportiva, sia per scopi agonistici che ricreativi, sono spesso alla ricerca di un programma nutrizionale che garantisca un miglioramento della prestazione. Per raggiungere questo scopo, molti sportivi utilizzano integratori, senza pensare che ciò comporti spesso uno squilibrio nutrizionale. In realtà, nessuna sostanza o pozione magica potrà mai sostituirsi alla predisposizione genetica, agli anni di allenamento e all’alimentazione ottimale. Nel caso di attività fisica intensa, l’apporto proteico deve aumentare, specialmente nei periodi in cui l’obiettivo ricercato è il potenziamento delle masse muscolari. L’apporto giornaliero di proteine dovrà provenire per due terzi da cibi di origine animale e per un terzo da fonti vegetali.”.
“Uno spuntino gustoso, dopo un allenamento intenso ha detto il prof. Giampietro – potrebbe essere un panino (100 g di panino tipo rosetta, circa 270 kcal) con 5-6 fette di Salamini Italiani alla Cacciatora DOP (35 g per 140 kcal), nel rispetto della corretta associazione tra carboidrati complessi e proteine, in rapporto pari a 3:1. Tale rapporto è esattamente quello che serve dopo un allenamento/gara per incrementare la massa muscolare. Inoltre, la quantità di sale presente può essere utile per ripristinare le perdite avvenute con il sudore”.
Il Presidente del Consorzio, Lorenzo Beretta,ha affermato: “il cacciatore italiano è coperto dalla DOP ed è il frutto dell’unione di tradizione e modernità, oggi per i valori nutrizionali che presenta, (è ricco di proteine, un ottimo apporto di sali minerali e vitamine) è adatto a qualsiasi tipo di consumatore, dal bambino, all’anziano allo sportivo”
Ma non si può parlare di sport senza interpellare gli atleti , quelli che hanno dato lustro al nostro Paese nel mondo e per questo si è voluto premiarli, per essersi distinti nella loro disciplina nel mondo e che inoltre hanno dato anche il loro contributo per promuovere corrette pratiche alimentari e pertanto sono stati premiati: Andrew Howe, Marcell Jacobs, Roberto D’Amico e Alice Volpi.
Al termine della premiazione, i ragazzi dell’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
di Roma Vincenzo Gioberti hanno presentato i Panini dello
sportivo, tre ricette gustose e bilanciate a livello
nutrizionale:
– Panino al basilico con semi di papavero con Cacciatore Italiano DOP, zucchine
grigliate alla menta e olive nere di Gaeta – Il panino – di circa 90/100 gr –
viene realizzato con foglie di basilico fresco frullato all’interno
dell’impasto.
– Panino al profumo di pomodoro e sesamo con Cacciatore Italiano DOP, mango
fresco, lattughino e pesto agli agrumi – Il panino viene realizzato con del
concentrato di pomodoro aggiunto all’interno dell’impasto. Il pesto di agrumi è
composto da arance fresche, mandorle tostate, basilico fresco e olio
extravergine di oliva. La quantità utilizzata nel panino è di circa un
cucchiaino da caffè pieno.
– Panino integrale o ai cereali con Cacciatore Italiano Dop, puntarelle,
datterino confit e maggiorana.
I PREMIATI
Andrew Howe, punta di diamante dell’atletica azzurra, record italiano di lungo, ventenne campione d’Europa a Goteborg 2006 e vicecampione del mondo a Osaka 2007. Dopo un periodo difficile, oggi, a 35 anni, torna in pista e punta sulla velocità, 200 e soprattutto 400 metri. Il sogno ora sono i giochi di Tokyo 2020.
Per raggiungere i suoi obiettivi, Howe è sempre stato attento all’alimentazione, non rinunciando però al giusto apporto calorico e ai nutrienti necessari. Ha creato una linea di pane proteico, il pane degli atleti, perfetto ingrediente base da farcire con salumi e verdure fresche, in porzioni bilanciate, per un corretto apporto di nutrienti e sali minerali per il recupero post attività.
Lamont Marcell Jacobs, nato in Texas da mamma italiana e padre statunitense, è tornato in Italia quando era ancora bambino. È entrato nel mondo dello sport prima con il basket, seguendo le orme paterne, poi si è lasciato tentare dallo sprint quando aveva 10 anni. Nel 2019, dopo aver brillato ai Mondiali di staffette di Yokohama, si è dedicato solo ai 100, stampando prima 10’10 a Trieste il 6 luglio e poi 10’03 a Padova il 16. Terzo italiano di sempre alle spalle di Tortu (9’99) e Pietro Mennea (10’01). Prossimo obiettivo: abbattere il muro dei 10’.Per farlo ci vuole un fisico “bestiale”, che a Marcell Jacobs non manca di certo. I tempi per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo2020 ci sono, quindi ora è il momento di dedicarsi alla preparazione atletica, in tutti i sensi, anche dal punto di vista alimentare, con un regime di cui ha condiviso con i presenti tutti i segreti.
In occasione di Tokyo 2020, anche il surf farà il suo ingresso alle Olimpiadi ed è per questo il motivo del premio speciale che è stato assegnato a Roberto D’Amico, uno dei volti storici del surf italiano, tra i più titolati di sempre: ben 7 volte campione d’Italia Juniores, 3 volte Campione Italiano Assoluto, un nono posto nella finale Mondiale del Sunset Pro Junior alle Hawaii ed un settimo agli Europei in Marocco nel 2015. Ha partecipato all’evento con la sua inseparabile tavola da SUP, e ha coinvolto i presenti in dimostrazioni e prove di equilibrio.
Infine, Alice Volpi, nata a Siena, classe ‘92, da padre senese e madre brasiliana, di Rio De Janeiro. Entra nelle Fiamme Oro e, a 14 anni, diventa subito Campionessa Italiana Allieve, intraprende il percorso dei mondiali under 20 e poi under 23, che la portano a conquistare ben 3 ori, un argento e un bronzo in soli 3 anni. Entra quindi in nazionale irrompendo con l’argento individuale in Coppa del mondo a Shanghai, argento a Budapest 2013-2014, bronzo al Grand Prix di Shanghai 2014-2015. Ad Alice va, invece, la menzione speciale “Tokyo2020”, perché solo un mese fa, il 12 gennaio, a Katowice, ha staccato il pass per i Giochi Olimpici 2020, insieme alle altre tre colleghe del Dream team azzurro di fioretto femminile: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Francesca Palumbo.
Dal 2003, il Consorzio Cacciatore Italiano svolge le funzioni di informazione, tutela e valorizzazione dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP. Dispone inoltre di poteri di vigilanza, in grado di contrastare abusi, imitazioni, atti di pirateria e contraffazione, su tutto il territorio nazionale e non solo.
Con il termine Cacciatore e sue varianti (ad esempio cacciatorino) si indicano “salami stagionati, di piccola taglia, tali da poter essere portati nella sacca del cacciatore, come piccolo pasto”.
Questo tipo di salame era disponibile quindi in una forma “concentrata”, ma soprattutto aveva un sapore sapido e gustoso, per un’alimentazione adatta al cacciatore.
Per quanto riguarda le dimensioni, esse dipendevano dalla previsione sulla durata della caccia. In ogni caso le piccole dimensioni, riunite in fila (filzetta) erano le più adatte e gradite, quasi come le moderne “confezioni monodose”.