L’artista Michelangelo Pistoletto (Biella, 1923), festeggerà 90 anni il 25 giugno prossimo. Per questo importante anniversario, il Chiostro del Bramante di Roma gli ha dedicato una grande mostra intitolata Infinity che ripercorre, fino al prossimo 15 ottobre, la sua lunga carriera con le opere più iconiche ma anche con nuove creazioni realizzate appositamente per il Chiostro.
Il Codice Trinamico
La mostra ci accoglie nella cornice cinquecentesca del Chiostro bramantesco con la grande installazione Universario Codice Trinamico: la ricomposizione del segno dell’infinito. Tre cerchi colorati si intersecano, cerchi più piccoli ai lati, quello più grande al centro dove tutto si unisce, si moltiplica e culmina nell’equilibrio perfetto: Il Terzo Paradiso.
È la filosofia della Trinamica, il teorema della ricerca artistica di Pistoletto, la relazione degli equilibri e della creazione. Il Terzo Paradiso è il faro della poetica di Michelangelo Pistoletto, la comunione tra uomo e natura, microcosmo e macrocosmo, artificio e spontaneità, vita e amore.
La Venere degli stracci
Pistoletto è stato fin dagli anni Sessanta uno dei nomi più rappresentativi del mondo dell’Arte povera. Nella seconda sala della mostra, possiamo ammirare la famosa Venere degli stracci.
Opera del 1967, ci accoglie con la sua ineguagliabile bellezza. Copia in cemento della Venere con pomo del 1805 in marmo dello scultore danese Bernard Thorvaldsen.
La dea ci mostra la schiena mentre osserva un cumulo di stracci. Rappresenta la dicotomia classico-moderno, ordine-disordine, bellezza-disarmonia. La statuaria classica al confronto con la contemporaneità. È la critica al consumismo di massa che produce montagne di rifiuti. Ma è anche altro. La scultura non è in marmo come l’originale ma in cemento, le statue antiche non erano bianche ma colorate come gli stracci che la circondano. L’inganno c’è ma non si vede, niente è così perfetto come appare!
La grande sfera di giornali
L’opera La grande sfera di giornali del 1966 ma ricreata nel 2023 con ritagli attuali di giornali ci appare sospesa in un’altra sala. Le notizie circolano. Anche in questa creazione l’artista fa riferimento all’inganno contemporaneo. Come mettersi al riparo dalle fake news? Come riconoscere la verità? Nel 1967 la sfera rotolava per le strade delle città, oggi è il passaggio delle notizie attraverso i vari mezzi di informazione che porta alla manomissione delle stesse.
Mar Mediterraneo
Mar Mediterraneo del 2003-2005 è un grande specchio la cui forma ricalca il bacino del Mar Mediterraneo dove si stagliano le sagome dei paesi che vi si affacciano. Intorno sono disposte delle sedie che rappresentano le varie nazioni. Mediterraneo come luogo di incontro di varie culture ma che sempre più spesso è terreno di scontro e di morte. Un messaggio dell’artista per il dialogo, per l’incontro volto a distruggere i conflitti.
I quadri specchianti
Ed eccoci nella sala con i Quadri specchianti, le opere che hanno reso famoso Pistoletto nel mondo. Gli specchi con i personaggi serigrafati sulla superficie specchiante dialogano con noi, riflettendo le nostre immagini che sembrano interagire con i personaggi creati dall’artista.
”Sono arrivato con l’auto ritratto al quadro specchiante partendo dall’Io, ma non sono più l’unico attore dell’immagine, anche il visitatore diventa co-autore dell’immagine”(Pistoletto)
È un’idea geniale: il coinvolgimento partecipe dello spettatore ad entrare nell’opera e a trasformala in una rinascita infinita di immagini sempre diverse!
Labirinto
Labirinto, del 1969, realizzato in cartone ondulato e ricreato nel 2023 per la mostra, è la metafora della vita, fatta di scelte e percorsi da seguire. Ci sarà la via giusta o la meno appropriata? Come districarsi nel dedalo delle infinite possibilità?
Perdersi e ritrovarsi. È importante arrivare alla fine del percorso o smarrirci all’interno di esso nella contingenza delle cose che accadono? Quesiti che l’artista si pone ma che ci invitano alla costante riflessione.
Love-difference
Love-difference del 2005–2023 è un’opera che ci accompagna dal primo al secondo piano con scritte al neon colorate e in varie lingue che traducono le parole Love-difference.
Amore: parola abusata, tutti ne parlano con dovizia di particolari e sapienza. Ognuno ha la sua ricetta per farlo nascere, coltivarlo e riaccenderlo quando sta per spegnersi, proprio come le luci colorate. Amore è differenza tra l’io e l’altro, limite ma anche ispirazione. Amore non significa essere uguali, ma amare anche il diverso da noi e fare della differenze una ricchezza. Polacco, ebraico, cinese, giapponese e molte altre sono le lingue che traducono le parole love-difference e che si accendono e si spengono a intervalli regolari al nostro passaggio.
Porte-Segno Arte
Porte-Segno-Arte del 1976-1997 sono porte vuote, stilizzate e costruite come due triangoli intersecanti. Ci invitano a varcare una serie di confini verso i territori della conoscenza. Vuote, rappresentate solo dal telaio, sono assolute, ossia prive di qualsiasi tipo di limite. Un invito a varcare anche i confini invisibili, come quelli della nostra mente che ci impediscono di essere liberi e di partecipare alla vita.
Terzo Paradiso
Terzo Paradiso (2003-2017), è l’opera collocata nell’ultima sala. È composta da piatti di batterie musicali e vecchi coperchi di pentole colorati, disposti a formare il simbolo del Terzo Paradiso, quasi a chiudere il cerchio con la stessa opera che ci aveva accolti all’inizio del percorso. L’opera d’arte prende vita perché ognuno può generare un suono partecipando così all’opera, come ognuno di noi è chiamato ad assumere un ruolo attivo nella vita personale e cosmica attraverso i propri atteggiamenti e le proprie scelte.
Il mondo di Pistoletto
Il mondo è interconnesso ed interdipendente. Il messaggio di Michelangelo Pistoletto è il veicolo concettuale dell’artista contemporaneo. Le sue opere sono idee che si materializzano per farci pensare, riflettere e mostrarci quanto sia importante la nostra partecipazione attiva e creativa a tutto ciò che ci circonda.
Il pensiero è potente e ci permette di giudicare, di essere protagonisti in tutte le situazioni che la vita ci propone: un monito da non dimenticare.
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