Il Museo Vittoriano di Roma ospita dal 1 giugno la mostra intitolata Bronzo e Oro. Roma, Papa Innocenzo III, racconto di un capolavoro.
È la narrazione della figura carismatica e fondamentale per la storia della Chiesa di Papa Innocenzo III (1198-1216),
a cui si deve la realizzazione della famosa Lunetta della Nicchia dei Palli attorno alla quale si snoda la mostra.
Innocenzo III
Lotario dei Conti di Segni, membro di una importante famiglia nobile romana, studiò a Parigi e Bologna e divenne papa a 38 anni con il nome di Innocenzo III. Uomo di lettere, i suoi scritti dimostrano una grande riflessione sui valori fondamentali del Cristianesimo. Sottolineano inoltre la visione spirituale e l’importanza che il vicario di Cristo in terra riveste per l’umanità. La Chiesa di Roma aveva una funzione universale di guida per tutta la Cristianità.
Il papato di Innocenzo III fu anche legato alla figura di San Francesco di cui il papa approvò la Regola. Gli avvenimenti de l’Approvazione della Regola e il Sogno di Innocenzo III sono stati raccontati e dipinti magistralmente dal grande Giotto.
Gli affreschi della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi narrano gli avvenimenti che vedono protagonisti il papa Innocenzo III e San Francesco.
Innocenzo III e Federico II di Svevia
Il papa non potè però evitare di scontrarsi con l’imperatore Ottone IV scomunicandolo e appoggiando l’investitura di Federico II. Ultimo discendente dei Normanni di Sicilia di cui era stato il tutore alla morte della madre, Innocenzo III incoronò Federico imperatore nel 1220.
Innocenzo III e le arti
Nella sua visione ecumenica e moderna della Chiesa, Innocenzo III dava molta importanza alla comunicazione visiva del messaggio cristiano attraverso l’arte. Nel periodo del suo pontificato, promosse infatti molte committenze artistiche, in particolare nella Basilica costantiniana di San Pietro. Fece realizzare un nuovo mosaico absidale con Cristo in trono, San Pietro e San Paolo in piedi ai lati e la meravigliosa Lunetta in bronzo dorato su cui è incentrata la mostra.
La Lunetta della Nicchia dei Palli
Si tratta di un’opera straordinaria di oreficeria medievale in bronzo dorato, decorata su entrambi i lati e databile alla prima metà del XIII secolo. Secondo alcuni studiosi, la Lunetta in origine doveva trovarsi nella Nicchia dei Palli, situata nella confessio della Basilica di San Pietro costantiniana, al di sotto dell’altare maggiore. La nicchia era utilizzata per collocarvi i palli, le stole bianche trapuntate da croci nere che ancora oggi i pontefici consegnano ai vescovi nel corso della solenne cerimonia della vestizione.
La Lunetta, dopo la distruzione della primitiva Basilica di San Pietro, fu trasferita per molti secoli nel Santuario di Santa Maria delle Grazie a Capranica, feudo della famiglia del papa. Nella seconda metà del secolo scorso, confluì nella collezione di Palazzo Venezia a Roma.
La decorazione
La Lunetta presenta sul fronte dell’arco la raffigurazione dei dodici apostoli.
Nella corda dell’arco si trovano invece i dodici profeti che tengono con la mano un rotolo con un passo della Bibbia.
Nel medaglione centrale l’Agnello di Dio, come immagine di Cristo, circondato dai simboli dei quattro evangelisti.
Al di sopra di esso, al centro dell’arco della Lunetta, troviamo l’Etimasia, ossia il trono vuoto su cui è la mitria, il copricapo del vescovo.
Il retro della Lunetta è invece decorato dalle figure di ventidue vescovi, collocati tra arcate su colonne.
Nel disco centrale un pontefice con mitria e pallio, probabilmente l’immagine di Papa Innocenzo III. Il significato della Lunetta ruota intorno all’affermazione del potere del papa, vescovo di Roma, baluardo della dottrina di Innocenzo III.
Lo stile e la tecnica
Il materiale usato per la realizzazione del manufatto è il bronzo dorato, inciso e smaltato. Questa tecnica dimostra la presenza a Roma di maestranze provenienti dalla Francia, in particolare da Limoges, che tra il XII e XIV secolo fu un centro molto importante per la lavorazione degli smalti. Alla tradizione francese si possono attribuire la tecnica e lo stile del lato posteriore (verso) e il motivo ornamentale nel lato anteriore (recto), caratterizzato da incroci serpentiformi con motivi vegetali. I profeti e gli apostoli sbalzati nella facciata anteriore mostrano invece affinità con zone di produzione come Belgio, Paesi Bassi e Germania.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo della mostra presenta un apparato iconografico molto articolato con pannelli di approfondimento
storico-artistico, fino a giungere alla meravigliosa sala immersiva alla fine della mostra. Grazie alle ultime moderne tecnologie digitali 3D e realtà virtuale, ci ritroviamo immersi nell’antica Basilica di San Pietro, le cui immagini sono proiettate alle pareti e sul pavimento.
Grazie allo studio delle fonti iconografiche possiamo immedesimarci nei pellegrini che nel Medioevo giungevano da luoghi lontani per pregare sulla tomba di San Pietro. Anche le decorazioni della Lunetta appaiono ingrandite e ci stupiscono per i meravigliosi e raffinati particolari.
Quasi un ricamo di alta oreficeria!
Una sala che ci immerge nei secoli passati, nella spiritualità della Roma cristiana e di cui possiamo fruire per la gioia degli occhi e dell’anima fino al prossimo 1 ottobre!
Vai alla sezione Mostre e Arte di Artista News e scopri altri articoli!
Seguici anche su Facebook!